Quali sono le priorità del nuovo governo di Michel Barnier?

Ventisei giorni dopo la sua nomina, il nuovo primo ministro Michel Barnier ha presentato la sua dichiarazione politica generale martedì 1° ottobre 2024 davanti a “un’Assemblea nazionale divisa come mai dal 1958”, secondo le sue stesse parole. In un discorso durato più di un’ora, regolarmente disturbato dai membri dell’opposizione, ha concentrato la sua azione su due priorità urgenti: la gestione del debito di bilancio e del clima. Ha poi descritto le sue priorità in termini di cinque grandi aree: potere d’acquisto, servizi pubblici, sicurezza, immigrazione e solidarietà. In termini di metodo, ha invitato i parlamentari francesi a trarre ispirazione dalla cultura del compromesso di altri Paesi europei.

 

Ridurre il “doppio debito” fiscale ed ecologico

  • La riduzione del debito pubblico è una priorità cruciale. Michel Barnier ha insistito sulla necessità di ridurre il deficit di bilancio, attualmente superiore al 6% del PIL, al 5% entro il 2025 e poi al 3% entro il 2029. Il servizio del debito rappresenta attualmente 51 miliardi di euro, la seconda spesa pubblica per importanza dopo l’istruzione. Il Primo Ministro propone due leve per ridurre questo debito: in primo luogo, una riduzione della spesa pubblica, ad esempio abbandonando la sovvenzione sistematica di tutti i settori. In secondo luogo, la riforma fiscale, chiedendo una condivisione dello sforzo nazionale, in particolare attraverso un contributo straordinario da parte delle grandi imprese e dei più ricchi. Questa riforma comprende anche il rafforzamento della lotta contro le frodi fiscali e previdenziali, per garantire una ripresa collettiva senza danneggiare la competitività.
  • Il debito ecologico è la seconda grande emergenza. Il governo si impegna a fare della transizione ecologica uno dei motori della politica industriale francese, attraverso un’economia più circolare, la decarbonizzazione delle fabbriche e lo sviluppo delle energie rinnovabili (in particolare l’energia eolica e la biomassa). Il documento riafferma la priorità della Francia per l’energia nucleare. Allo stesso tempo, gli sforzi saranno dedicati alla ristrutturazione energetica degli edifici e alla gestione delle risorse idriche. Sarà organizzata una conferenza nazionale sull’acqua, che segnerà una revisione storica delle politiche di gestione dell’acqua.

Migliorare l’accesso ai servizi pubblici

  • Il governo ha fatto del miglioramento della qualità dei servizi pubblici una priorità fondamentale, in particolare nei settori dell’istruzione, della sanità e dei servizi sociali. Le scuole sono una delle principali priorità, con la richiesta di insegnanti in pensione per colmare le lacune. Il governo vuole anche migliorare l’assistenza all’infanzia.
  • Per quanto riguarda la salute, il Primo Ministro intende combattere i deserti medici incoraggiando i medici interni a lavorare in queste aree. La salute mentale è stata dichiarata causa nazionale per il 2025. Sarà incoraggiato anche il ricorso ai medici in pensione, con una compensazione per le loro pensioni.

Sicurezza e giustizia

  • Il nuovo Primo Ministro ha ribadito il suo impegno per la sicurezza, chiedendo piani d’azione locali per ridurre la criminalità. Ciò include in particolare la lotta al traffico di droga e all’economia sommersa. A lungo termine, ciò richiederà una riforma giudiziaria per ridurre i tempi dei processi, in particolare per i minori, e la costruzione di nuove infrastrutture carcerarie.

Gestione dell’immigrazione

  • Michel Barnier ha dichiarato di voler superare lo stallo ideologico sull’immigrazione e adottare un approccio pragmatico. Ciò comporta misure mirate, come il miglioramento dell’applicazione degli obblighi di lasciare il territorio francese (OQTF), ma anche misure a livello europeo. Il Primo Ministro ha annunciato che la Francia rafforzerà i controlli alle frontiere, in conformità con le leggi europee e in simbiosi con il vicino tedesco. Anche la missione di Frontex sarà ridefinita per sorvegliare le frontiere europee.

Solidarietà e fratellanza

  • Il governo si impegna a rafforzare il sostegno alle persone con disabilità e alle famiglie monoparentali. Ma questi sforzi saranno perseguiti nel contesto più ampio di una lotta fondamentale contro la povertà. Michel Barnier ha inoltre annunciato l’intenzione di riprendere il progetto di legge sul fine vita, interrotto dallo scioglimento dell’Assemblea nazionale.

Linee rosse e valori repubblicani

  • Il Primo Ministro ha ribadito l’importanza dei valori repubblicani e della laicità. Ha ribadito il suo impegno a combattere il razzismo, l’antisemitismo, la violenza contro le donne e il comunitarismo. Le conquiste sociali legislative come la legge sul velo, il matrimonio per tutti e la PMA non saranno messe in discussione.

La Francia sulla scena internazionale

  • Michel Barnier ha ribadito il suo sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione russa, mentre chiede una presenza attiva della Francia di fronte alle crisi in Medio Oriente, in particolare in Libano e in Palestina. In particolare, ha chiesto un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. Michel Barnier ha inoltre chiesto maggiori investimenti nella tecnologia digitale, nello spazio e nella difesa. Infine, l’accelerazione della transizione energetica rimane un obiettivo strategico per mantenere l’influenza della Francia sulla scena internazionale.
La visione descritta da Michel Barnier nel suo discorso di politica generale non rappresenta una grande rottura con la politica perseguita dai governi scelti dal Presidente Macron dal 2017. Ci sono alcune inflessioni: in particolare sul fronte fiscale (tassazione delle grandi imprese e dei più ricchi) e su quello istituzionale (considerazione di una modifica della legge elettorale); un’apertura a parziali aggiustamenti della legge sulle pensioni; e la volontà di apparire più fermo sulle questioni di sovranità, conditio sine qua non per l’astensione costruttiva del Rassemblement national, oggi il gruppo parlamentare più numeroso dell’Assemblea nazionale. Infine, notiamo il suo desiderio di impegnarsi personalmente per risolvere la crisi in Nuova Caledonia.

Marc Reverdin, Managing Director, mr@reverdin.eu

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